Il cibo è intrinsecamente legato al benessere dell'uomo. Oltre all'importanza di una buona alimentazione per mantenersi in buona salute e al piacere di mangiare, la produzione agricola svolge un ruolo vitale quale mezzo di sussistenza dell'individuo e per l'economia in senso ampio.

Ma la produzione alimentare consuma anche grandi quantità d'acqua, che costituisce una risorsa altrettanto vitale. L'agricoltura incide per il 24% sull'estrazione di acqua in Europa e benché non sembri una percentuale elevata in confronto al 44% estratto per le acque di raffreddamento impiegate nella produzione di energia, il suo impatto sulle riserve è molto più pesante. Mentre quasi tutta l'acqua di raffreddamento è restituita a un corpo idrico, per l'agricoltura questa quota corrisponde spesso ad appena un terzo.

Inoltre, il consumo di acqua per usi agricoli ha una distribuzione irregolare. In alcune regioni dell'Europa meridionale, l'agricoltura incide per oltre l'80% sull'estrazione di acqua. L'estrazione di acqua registra tipicamente un picco nella stagione estiva, quando l'acqua disponibile è ai livelli minimi, causando danni ancora più gravi.

La recente relazione dell'AEA, Water resources across Europe — confronting water scarcity and droughten, (Risorse idriche in Europa – affrontare il problema della carenza idrica e della siccità) descrive le gravi conseguenze dell'estrazione eccessiva di acqua. Lo sfruttamento eccessivo delle risorse aumenta la probabilità di gravi carenze idriche durante i periodi di siccità. Ma compromette anche la qualità dell'acqua (perché le sostanze inquinanti sono meno diluite) e comporta il rischio di infiltrazioni di acqua salata nelle acque sotterranee delle regioni costiere. Anche gli ecosistemi di fiumi e laghi possono esserne gravemente compromessi, con danni che possono anche causare la morte di flora e fauna quando i livelli idrici si abbassano o si prosciugano completamente.

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• Relazione AEA Water resources across Europe — confronting water scarcity and droughten

Oltre 250 le presenze al terzo appuntamento annuale del Forum ospitato quest'anno nella sede del Comune di Bologna.

La mattinata si è aperta con l'intervento di Giuseppe Bortone, direttore generale ambiente della Regione Emilia-Romagna, che ha riportato alcuni spunti riguardanti i piani di gestione in un contesto di cambiamenti climatici oltre a stabilire un ponte con il World Water Day e il World Water Forum.

L'intervento è stato seguito dal contributo in videoconferenza di Marco Gasparinetti dell'Unità Protezione dell'Acqua e dell'Ambiente Marino della Commissione Europea. A seguire l'intervento di Jaroslav Mysiak della Fondazione ENI Enrico Mattei che ha delineato gli scenari rispetto ai cambiamenti climatici.

Sono poi intervenuti a portare le esperienze della gestione di grandi bacini Francesco Puma dell'Autorità di bacino del Fiume Po e Giorgio Cesari dell'Autorità di bacino del fiume Tevere.

La mattinata si è conclusa con la tavola rotonda a cui hanno partecipato Giorgio Pineschi in rappresentanza del Ministero dell'Ambiente, l'Assessore Onofrio Introna della Regione Puglia, l'Assessore Marco Betti della Regione Toscana e l'Assessore Zanichelli della Regione Emilia-Romagna.

Il pomeriggio ha visto l'apertura sullo stato dell'arte dei diversi gruppi di lavoro e a seguire gli interventi di Enrico Conti di Irpet Toscana, Giampiero Reggidori di Apoconerpo, Paolo Mannini del CER, Fabio Masi di Iridra e Marco Farina del Comune di Bologna.

La pagina relativa al convegno è stata integrata con i PDF delle presentazioni che è possibile scaricare cliccando sui link accanto ai nomi dei relativi relatori.

Acqua e cambiamenti climatici 

La gestione della risorsa idrica  negli scenari futuri

23 marzo 2009

Cappella Farnese, Palazzo D'Accursio
Piazza Maggiore, Bologna

I cambiamenti climatici in atto non si limitano all’innalzamento delle temperature, ma influiscono anche su distribuzione e disponibilità delle risorse idriche, con forti ripercussioni sull’intero ciclo idrico. Ciò impone di operare nella direzione di una gestione intersettoriale dell’acqua ancora più efficace ed efficiente, che tenga conto dei riflessi sociali, ambientali ed economici che il mutamento porta con sé.

Il convegno del Forum di questa edizione intende presentare un quadro aggiornato degli scenari europei e nazionali, sia da un punto di vista scientifico che delle politiche messe in atto. L’obiettivo è evidenziare la cruciale connessione fra i diversi settori e promuovere modalità di governance in un’ottica di programmazione piuttosto che di emergenza, che valorizzino anche il contributo della riduzione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera.

Per partecipare è necessario compilare la scheda di adesione e inviarla all'indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o al numero di fax 051 260922 entro il 20 marzo 2008. 

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