Acqua, un progetto della Commissione europea per la tutela delle risorse idriche |
Venerdì 03 Maggio 2013 15:01 |
“Blueprint” è un progetto della Commissione europea per la tutela delle risorse idriche in Europa. Il progetto si pone l’obiettivo di garantire all’UE una quantità sufficiente di acqua di qualità utile a soddisfare tutte le esigenze dei cittadini europei, dell’economia e dell’ambiente.
Per raggiungere tale obiettivo (ovvero il buono stato delle acque al 2015) la strategia della Commissione propone un triplice approccio: migliorare l’attuazione della legislazione europea in materia; misurare il consumo idrico, grazie a un prezzo accordato per l’acqua e grazie soprattutto all’adozione del principio “chi inquina paga”; integrare gli obiettivi rientranti nella politica delle acque con le politiche comunitarie in materia di agricoltura, pesca, energie rinnovabili, trasporti, ecc. ”Blueprint” intende, infine, sviluppare nuove strumenti per il miglioramento dell’efficienza idrica con obiettivi nazionali e grazie e conti-acqua che facciano riferimento a norme comunitarie, concordate dai tutti i Paesi, per la riutilizzazione dell’acqua.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili qui
(Fonte: Commissione europea) |
Un kit per risparmiare acqua nel settore agroalimentare |
Mercoledì 17 Aprile 2013 12:14 |
Quanta acqua consuma la nostra azienda? E quanta potrebbe risparmiarne, migliorando e rendendone più efficiente l’uso? Il progetto AQUA – cofinanziato dal programma Life+ dell’Unione Europea – ha messo a punto un kit a misura di impresa per rispondere a queste domande: in sei tappe è possibile valutare i propri consumi e migliorarli, con il risultato di risparmiare e aiutare l’ambiente con pratiche ecosostenibili.
Si parte con una valutazione della conformità normativa dell’azienda in materia di risorse idriche. Rispondendo a cinque aree tematiche, è possibile capire lo stato dell’arte dell’impresa e in quale direzione operare per migliorare consumi nel rispetto dell’ambiente. A questo punto (passaggio numero due), è necessario valutare il volume dei propri consumi di acqua attuali, un rendiconto che andrà ripetuto periodicamente per monitorare passo passo la situazione.
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[RM] Innovare la Gestione dell’acqua in città, rispondere al cambiamento climatico |
Martedì 16 Ottobre 2012 00:00 |
Sala conferenze di Piazza di Monte Citorio 123/A Roma 16 ottobre 2012
Il progetto Life+ WATACLIC (Water Against Climate Change, www.wataclic.eu) nasceva tre anni fa, in corrispondenza della prima scadenza della Direttiva Quadro sulle acque, dalla consapevolezza è ormai evidente che per raggiungere il buono stato delle acque Italiane è necessario introdurre innovazioni tecniche, amministrative e culturali nel sistema di gestione delle acque e degli scarichi urbani, tanto più nella prospettiva di contrastare ed adattarsi al cambiamento climatico. Il progetto volge ora a conclusione creando un’occasione pubblica di dibattito sui temi del risparmio idrico in programma martedì 16 ottobre a Roma presso la Sala Conferenze di Piazza Montecitorio 123/A.
Dal Maggio 2010 ha realizzato 5 campagne informative rivolte ai diversi attori impegnati nell’attuazione delle politiche idriche –gli Enti locali, le Autorità d’Ambito, i Gestori del Servizio Idrico Integrato, l’industria delle costruzioni e gli installatori idraulici, le ONG – per far conoscere su tutto il territorio italiano approcci e tecniche che permettono un uso più razionale della risorsa idrica oltre che un minore impatto ambientale degli scarichi urbani.
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Lunedì 08 Ottobre 2012 08:07 |
Entro il 2050 non ci sarà abbastanza cibo per sfamare i nove miliardi di popolazione previsti. La causa? La carenza di acqua. Secondo le recenti stime la domanda di cibo e fibre crescerà del 70% con un impatto insostenibile per l’oro blu. A lanciare l’allarme è lo Stockholm International Water Institute (SIWI), che denuncia anche lo spreco enorme di acqua. Oltre un quarto di tutta l’acqua che consumiamo al mondo serve a produrre un miliardo di tonnellate di cibo che vengono poi buttate. Se analizziamo i consumi attuali di acqua, vediamo che il 70% dell’oro blu viene impiegato in agricoltura, il 20% dall’industria e il 10% per uso domestico. E le richieste possono essere molto differenti tra loro, per esempio la produzione di carne richiede circa 8-10 volte più acqua rispetto a quella di cereali. Un bambino che nasce nei paesi industrializzati consuma da 30 a 50 volte più acqua rispetto a un coetaneo che abita in un Paese in via di sviluppo. Per il 2025 nei Paesi in via di sviluppo si prevede un aumento del 50% dei consumi di acqua e in quelli industrializzati una crescita del 18%. La conseguenza immediata sarà che nel 2030 il 47% della popolazione mondiale vivrà in aree con problemi di scarsità d’acqua. Inoltre dare da mangiare a tutti nel 2050 potrebbe richiedere il 50% in più di acqua rispetto a quella necessaria attualmente. Le soluzioni? Ridurre gli sprechi sia di acqua, sia di cibo e pensare a cambiare le nostre abitudini alimentari. |
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