L’Europa ha bisogno di usare l’acqua in modo più efficiente |
Giovedì 15 Marzo 2012 14:47 |
Il rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente “Towards Efficient use of water resources in Europe” ha messo a fuoco la necessità di una gestione integrata dell’acqua, a cominciare da una migliore implementazione della legislazione esistente. “Le risorse idriche sono sotto pressione in diverse parti d’Europa, e la situazione sta peggiorando”, asserisce il Direttore dell’Agenzia Jacqueline McGlade. “L’agricoltura, la produzione di energia, l’industria, il servizio idrico pubblico e gli ecosistemi, sono tutti settori importanti, e tutti sono in competizione per la stessa limitata risorsa. Con i cambiamenti climatici che rendono gli approvvigionamenti idrici meno prevedibili, è estremamente importante per l’Europa usare l’acqua in modo più efficiente, a beneficio di tutti gli utilizzatori. Le risorse idriche dovrebbero essere gestite in modo efficiente, così come tutte le altre risorse naturali degli stati”.
La scarsità d’acqua ha importanti conseguenze per le economie basate sull’agricoltura e sull’industria. In alcune situazioni in Europa ha avuto anche un impatto sulla disponibilità di acqua potabile. Ci sono inoltre effetti indiretti sull’economia, dato che la ridotta portata dei fiumi, la diminuzione del livello dei laghi e delle acque di superficie e la scomparsa delle zone umide, possono avere effetti distruttivi sui sistemi naturali, minando la produttività economica. In alcune zone dell’Europa si sta intensificando la competizione per le risorse idriche. Nell’Unione Europea l’agricoltura usa circa un quarto dell’acqua prelevata dall’ambiente, e si arriva all’80% nei paesi meridionali. Il servizio idrico pubblico pesa per circa un quinto dei consumi europei, e più di un quarto di quest’acqua è utilizzata solo per gli sciacquoni. Anche le centrali idroelettriche cambiano la struttura e il corso dei fiumi e dei laghi, con conseguenze per gli ecosistemi. L’agricoltura è il settore dove è possibile migliorare l’efficienza in modo più semplice, perché molta acqua è utilizzata in modo inefficiente per l’irrigazione. Secondo alcune stime circa un quarto dell’acqua utilizzata per l’irrigazione in Europa potrebbe essere risparmiata, semplicemente cambiando le tubazioni. Anche il servizio idrico pubblico può essere reso più efficiente, dato che in alcuni paesi membri le perdite arrivano al 50%. Secondo il rapporto l’uso inefficiente dell’acqua comporta anche sprechi energetici, con extra costi finanziari e ambientali. Mentre l’energia richiesta per pompare e potabilizzare l’acqua dolce è tipicamente di 0,6 kWh/m3, la dissalazione dell’acqua di mare richiede 4 kWh/m3. Diversi paesi europei ricorrono alla dissalazione, più di tutti la Spagna, che è tra i maggiori utilizzatori di dissalatori a livello mondiale. Secondo il rapporto i governi dovrebbero stabilire chiari obiettivi ambientali per quanto riguarda i consumi idrici, all’interno dei limiti di sostenibilità. Questi obiettivi dovrebbero differenziarsi in base alle risorse disponibili, ma dovrebbero essere stabiliti in modo da garantire che l’ambiente naturale abbia sufficienti risorse idriche per funzionare. Dovrebbe essere spezzato il circolo vizioso per cui una maggiore produttività economica richiede maggiori consumi idrici ed un maggiore impatto ambientale. Storicamente i prezzi dell’acqua in Europa raramente hanno rispecchiato i veri costi finanziari dell’approvvigionamento idrico e neppure i costi ambientali. Questo ha generato inquinamento e scarsità idrica, con costi a carico dell’ambiente e della collettività. Ad esempio, sono le finanze pubbliche a farsi generalmente carico della depurazione delle acque inquinate dall’agricoltura o dall’industria. Far pagare l’acqua ad un giusto prezzo potrebbe incentivare l’uso efficiente e l’innovazione tecnologica. Un uso accorto di tasse, sussidi, meccanismi di mercato, tariffe e altri strumenti economici potrebbe anche aiutare a bilanciare le diverse e conflittuali domande di acqua. Nel corso di quest’anno la Commissione Europea pubblicherà il “Blueprint to safeguard Europe's waters”, che traccerà il percorso in questa direzione. Per tutto il 2012 l’Agenzia Europea dell’Ambiente rilascerà una serie di rapporti su questioni legate all’acqua, esplorando le diverse sfide ed opportunità in questo campo. Traduzione dell'articolo originale. |