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Alcuni utili suggerimenti per il risparmio idrico in casa PDF Stampa E-mail
Venerdì 09 Gennaio 2009 11:40

Una casa che faccia spendere poco o niente per il riscaldamento, e magari anche per la bolletta dell'elettricità, grazie al ricorso all'energia solare. Che riduca al minimo le emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici e, in generale, tutto il suo impatto ambientale. E che in più sia sana da abitare: massima attenzione alla qualità dell'aria interna. Godono di crescente fortuna i “green buildings”, ossia gli edifici progettati e gestiti in maniera sostenibile ed efficiente.

Il linea generale, i principi ispiratori dei “green buildings” sono due. Il primo è l'architettura bioclimatica, ossia quella che progetta la casa cercando di adattarla nel migliore dei modi all'ambiente circostante e di ridurne i consumi energetici. La sua punta di diamante è la casa passiva, studiata in modo tale che non ci sia quasi bisogno di accendere i termosifoni e il condizionatore. Il secondo principio ispiratore è la bioedilizia: costruire facendo uso di materiali locali e “naturali”.

Ma manca ancora qualcosa alla già pur ecologica casa che consuma poca energia e che è costruita con materiali naturali. Il risparmio idrico e il giardino sono due temi di solito non centralissimi nella bioarchitettura, ma tutt'altro che trascurabili. Una serie di accorgimenti per risparmiare acqua in casa e nel giardino, dai riduttori di flusso alla micro-irrigazione, sono descritti nel quaderno “Pratiche di risparmio dell'acqua: tecniche comportamentali ”, pubblicato dall'assessorato all'Agricoltura, all'Ambiente e allo Sviluppo sostenibile della Regione Emilia Romagna. Il medesimo assessorato ha dedicato un altro quaderno a “Il risparmio d'acqua in giardino e nelle aree verdi ”, che fra l'altro elenca piante ed arbusti ornamentali meno esigenti in fatto di innaffiature. Fra gli altri, c'è anche un opuscolo pubblicato dalla Provincia Autonoma di Bolzano, “Linee guida per la gestione sostenibile delle acque meteoriche ". Mostra come raccogliere in una cisterna l'acqua piovana che cade sul tetto, ed a usarla per alimentare un impianto idraulico parallelo e distinto rispetto a quello della potabile. Diventa così possibile usare l'acqua piovana in tutti gli ambiti che non hanno a che fare con il cibo e con l'igiene personale, dimezzando il consumo di acqua potabile.