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Nasce il Forum sul Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica PDF Stampa E-mail
Venerdì 27 Luglio 2007 13:02

Il 22 marzo scorso a Bologna, in occasione del convegno organizzato nell’ambito della giornata mondiale dell’Acqua, l’Assessore all’Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile della Regione Emilia-Romagna, Lino Zanichelli, ha lanciato l’idea del Forum Nazionale sul Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica. L’idea ha riscosso un grande interesse e la sfida alla costituzione del Forum è stata raccolta dall’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Diego Tommasi, coordinatore della Commissione “Ambiente e Protezione Civile” della Conferenza delle Regioni. Abbiamo posto alcune domande ai due Assessori per capire meglio le motivazioni, gli obiettivi, i temi e i risultati attesi dal Forum.

 
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Ass. Lino Zanichelli, Regione Emilia-Romagna

                           

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Ass. Diego Tommasi, Regione Calabria
 

Quali valutazioni relative alla gestione della risorsa idrica hanno spinto la Regione Emilia-Romagna a lanciare l’idea del Forum nazionale per il Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica? (Ass. Lino Zanichelli – Regione Emilia-Romagna)
Due tendenze, conflittuali tra di loro, pongono il tema del risparmio in cima alle priorità: da un lato la minore disponibilità di acqua dovuta ai cambiamenti climatici in atto, dall’altro la sua crescente domanda che viene dal civile, dall’agricoltura e dalle attività industriali. Un eccesso di consumi che è diretta conseguenza della fortissima spinta antropica e dello sviluppo economico di un’area, quella padana, che da sola produce quasi la metà del PIL nazionale. I dati più recenti di temperatura e piovosità, uniti agli andamenti di prelievi e consumi (bilanci idrici) del territorio emiliano-romagnolo, indicano che per evitare il corto circuito, l’unica strada è aumentare l’efficienza nell’uso plurimo dell’acqua. La nostra Regione è da tempo impegnata sia sul fronte della tutela della qualità, che del consumo consapevole, ma la situazione in atto impone di rafforzare e ampliare le misure strategiche, con politiche sempre più incisive di conservazione, governo delle concessioni, conoscenza e monitoraggio del sistema. Queste valutazioni sono ancora più significative perché ancora una volta ci troviamo a fronteggiare il fenomeno della siccità. Nonostante i cambiamenti meteoclimatici e la scarsità di acqua siano temi all’attenzione di tutti, la gestione della risorsa sconta ancora una grave frammentazione territoriale e la mancanza di una rete conoscitiva che da Nord a Sud metta in rete le esperienze migliori e coinvolga istituzioni, gestori, associazioni e consumatori nell’applicazione della Direttiva 2000/60. Da qui la proposta di Forum nazionale.

Quali sono le motivazioni che l'hanno convinta a sostenere l'idea del Forum all'interno della Conferenza Stato-Regioni? (Ass. Diego Tommasi – Regione Calabria, coordinatore commissione "Ambiente e Protezione Civile della Conferenza delle Regioni)
Le politiche economiche e sociali e l’uso dissennato delle risorse che ne è conseguito, hanno causato un impoverimento delle fonti, anche di quelle che si riteneva fossero inesauribili e rinnovabili come l’acqua. La crisi della risorsa idrica impone un ripensamento globale della gestione, che porti contemporaneamente ad una razionalizzazione dell’uso e al risparmio delle fonti. E’ di tutta evidenza che l’approccio alla problematica non può essere solo di tipo localistico ma è necessario, oggi più che mai, adottare strategie di intervento che, in un approccio sistemico e integrato, possano agevolare la riconversione delle politiche di gestione sia a livello centrale che periferico. La Conferenza Stato-Regioni, in tal senso, essendo momento privilegiato di raccordo tra le realtà regionali e il governo centrale, può mirabilmente assolvere al compito  di fungere da collettore delle indicazioni e delle proposte per l’ottimizzazione delle reti idriche e l’adozione delle metodologie per il risparmio. Da qui l’idea del Forum Stato-Regioni sulle “risorse idriche”. 

Quali sono i soggetti chiave il cui coinvolgimento ritiene prioritario all’interno del Forum? (Ass. Zanichelli)
Il Forum parte da un’idea di partecipazione - che è quella della Direttiva Europea - fondata sulla trasparenza, sullo scambio e sulla democraticità degli strumenti. Ad oggi l’interesse è già significativo: 340 tra adesioni e richieste di informazioni sono una buona piattaforma da cui lanciare ed estendere la discussione ad ogni livello. La stessa scelta di collocare il Forum sul web, l’uso della newsletter, danno il segno di un’impostazione, che è quella di creare un coordinamento dal basso che punta però ad un obiettivo ambizioso: mettere a disposizione di tutti i livelli decisionali, compresi i più alti, i metodi, le soluzioni tecniche, le idee e progettualità migliori per gestire razionalmente la risorsa idrica. Il punto quindi non è il peso di ogni soggetto coinvolto ma piuttosto la capacità che riusciremo ad esprimere nel mettere in rete tutti questi soggetti.

Quale ruolo può svolgere il Coordinamento delle Regioni e le singole Regioni nello scenario nazionale delle politiche sul risparmio e la conservazione della risorsa idrica? (Ass. Tommasi)
Il ruolo delle Regioni nell’elaborazione degli indirizzi delle politiche sul risparmio è importantissimo e di primaria importanza essendo sia di tipo propositivo che esecutivo.
L’approccio alla problematica idrica, d’altro canto,  non può che essere integrato ma anche partecipato: tanto più si assicurano questi approcci metodologici, tanto più facilmente saremo in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati.
Saremo in grado di vincere la battaglia per il risparmio e la conservazione della risorsa idrica, solo se riusciremo a costruire la rete ma soprattutto a mantenerla in perfetta interazione.

Quali pensa siano i vantaggi del coinvolgimento di soggetti con competenze locali in un sistema/rete nazionale? (Ass. Tommasi)
I vantaggi derivano dall’interazione tra soggetti che sono chiamati ad esplicitare, sui territori gli indirizzi generali delle politiche di gestione idrica. I Forum, i gruppi di lavoro, la rete di collegamento, i coordinamenti formali hanno l’obiettivo unitario di creare il sistema di interazione per il raggiungimento di un obiettivo comune la salvaguardia della risorsa acqua.
Partecipazione e concertazione sono elementi irrinunciabili che consentono di gestire la crisi idrica e gli episodi di siccità   nel nostro paese che registra gli sprechi più alti derivanti non solo dalla dispersione ma anche da un utilizzo pro capite molto disinvolto, poco incline a capire che l’acqua non è una fonte inesauribile e che il diritto all’accesso a questa fonte di vita primaria, è attualmente negato a molti uomini e donne, nel resto del mondo.

Quali sono gli obiettivi che pensa il Forum possa e debba perseguire? (Ass. Tommasi)
E’ necessario investire sull’ottimizzazione delle reti degli acquedotti, sulle metodologie di risparmio idrico, sulla diffusione di una coscienza civile che tenga conto dell’elemento vitale che l’acqua rappresenta.
Il Forum è un momento di raccordo tra le Regioni  che può contribuire fattivamente, sia in termini propositivi che in termini di raccordo esecutivo, al conseguimento degli obiettivi una oculata politica di risparmio idrico e conversione dell’economia e dei consumi.

Quali pensa siano i temi prioritari sui quali il Forum dovrà sviluppare le proprie attività nel breve periodo? (Ass.Zanichelli)
Ritengo che l’attenzione debba rivolgersi innanzi tutto ai temi a cui lavoreranno i Gruppi di lavoro già previsti dal Forum. A partire dalla gestione delle perdite di rete, una questione di rilevanza nazionale come regionale, che richiede il forte contributo delle amministrazioni locali, delle ATO, dei gestori, affinché si possano valutare con rigore e serietà le metodologie per la stima di questo fenomeno e le azioni da mettere in campo per controllarlo e ridurlo. Il secondo è il “cuore” del Forum stesso, ossia il risparmio. Faccio riferimento sia alle tecniche e alle tecnologie disponibili, sia ai comportamenti virtuosi: abbiamo bisogno di sapere di più, capire dove e come si può migliorare concretamente l’efficienza d’uso e ridurre i consumi, in tutti i settori idroesigenti (agricolo, civile e industriale). Molte esperienze in atto o già concluse hanno dimostrato che si possono ottenere risultati egregi con spese ragionevoli: mi riferisco alla diffusione di componenti idrosanitari “risparmiosi”, al riuso delle acque, alle campagne di educazione e informazione e così via. Inoltre, sarà interessante approfondire il tema economico legato all’acqua, sviluppando politiche e modelli di regolazione dei sistemi tariffari che incentivino il risparmio a tutti i livelli (non solo gli utenti, ma anche i gestori); in questo campo, la nostra Regione sta sperimentando un nuovo metodo che sarà a regime il prossimo anno, ma siamo curiosi di conoscere altre idee ed esperienze con cui confrontarci. Mi preme poi citare il rapporto tra quantità e qualità, binomio inscindibile per l’acqua, e la governance basata su un approccio partecipato alle dinamiche decisionali, in cui rivestono un ruolo cruciale le metodologie di comunicazione e di coinvolgimento degli stakeholder. Per concludere, ricordo anche l’uso plurimo degli invasi, tema di grande attualità, su cui lo scambio di esperienze già in corso sarà prezioso per individuare modalità ottimali di gestione e d’uso.

Qual è il risultato principale che si aspetta dal Forum? (Zanichelli)
Il lavoro che ci attende è impegnativo, ma i temi sono stimolanti e ci invitano a fare un salto di qualità nella conoscenza e nella gestione della risorsa idrica: questo è il primo risultato che mi auguro, assieme a quello di rispondere alle aspettative dei tanti che già hanno aderito alla proposta dell’Emilia-Romagna. Spero, inoltre, che il Forum abbia un effetto di amplificazione dettato dalla concretezza, raccogliendo tutte le realtà e le esperienze più interessanti e rappresentative del territorio nazionale in questa materia. Infine, l’auspicio vero sarà quello di consegnare alle giovani e future generazioni una sorta di vademecum del corretto uso dell’acqua e una modalità di approccio politico al suo governo che consenta di tutelare e preservare questa risorsa pubblica, bene primario e diritto di tutti senza eccezioni.