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Regione Lombardia: Crisi idrica, insediata la Cabina di regia PDF Stampa E-mail
Martedì 15 Maggio 2007 02:00

L'assessore Buscemi stigmatizza l'assenza del Consorzio del Ticino

    
Cinque tavoli, suddivisi per aste fluviali (Adda, Chiese, Mincio, Oglio e Ticino), per valutare la disponibilità dell'acqua e  programmarne l'utilizzo. E' questo il primo impegno assunto dalla Cabina di regia per l'emergenza idrica, insediata in Regione dall'assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi.
La Cabina di regia, che è presieduta dallo stesso Buscemi, è composta dai rappresentanti di:
  • utilizzatori idroelettrici e termoelettrici,
  • Consorzi di bonifica ed irrigazione,
  • Enti regolatori dei laghi,
  • Organizzazioni professionali agricole, del turismo,
  • Autorità di bacino del fiume Po,
  • Arpa Lombardia
  • società Terna.

Unico grande assente il presidente del Consorzio del Ticino, nominato di recente dal Ministero dell'Ambiente. In una Nota ha fatto sapere di attendersi a quanto sostenuto dal ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, in una intervista e cioè che la Cabina di regia dovrebbe essere interregionale e tenersi a Palazzo Chigi.
"La volontaria assenza del rappresentante del Consorzio del Ticino ha commentato Buscemi - è doppiamente grave: perché si sottrae all'impegno di un lavoro comune e condiviso e perché ha tutto il sapore di una posizione ideologica centralista".
"Solo agendo sinergicamente e ottimizzando il lavoro di tutti i soggetti coinvolti - ha proseguito Buscemi - si possono ottenere risultati concreti. Ci auguriamo dunque che il Consorzio del Ticino torni sui suoi passi; qualora ciò non avvenisse, ci regoleremo di conseguenza, proseguendo comunque un percorso mirato esclusivamente al bene comune".

"La nostra Cabina di regia - ha concluso Massimo Buscemi - è lo strumento indispensabile per trovare le soluzioni tecniche che ci permettano di agire tempestivamente e di affrontare un'eventuale emergenza idrica, utilizzando al meglio le risorse disponibili, per presentarci uniti e coerenti al necessario dialogo e coordinamento con le altre Regioni del bacino padano".