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Po, immissione di 350 mln metri cubi di acqua PDF Stampa E-mail
Giovedì 10 Maggio 2007 02:00
Una maggiore immissione di acqua nei bacini idroelettrici per 145 milioni di metri cubi; maggiori invasi sui laghi per 70 milioni di metri cubi e un minor utilizzo ad uso irriguo in agricoltura per 130 milioni di metri cubi. Il tutto per garantire al fiume Po 350 milioni di metri cubi aggiuntivi nel periodo considerato più a rischio siccità dal 1 giugno al 31 luglio. Sono queste le decisioni prese  dalle Regioni padane nell´ultima riunione della cabina di regia del fiume Po del 7 maggio, e che sono state illustrate oggi a Bologna dall´assessore regionale all´Ambiente Lino Zanichelli nel corso di una informativa alla Commissione consiliare territorio ambiente sulla emergenza siccità.

"Si tratta di indicazioni importanti - ha spiegato Zanichelli - che saranno definite più nel dettaglio nel prossimo incontro della cabina di regia previsto per il 18 maggio, ma che soprattutto potranno confluire nell´ordinanza che il Governo sta preparando proprio in questi giorni in collaborazione con le Regioni, dopo aver aperto lo stato di emergenza per quelle del Centro Nord". "Tale ordinanza - ha già anticipato Zanichelli - vedrà la costituzione di una cabina di regia nazionale , ma anche la conferma di una cabina di regia più specifica per il bacino del Po, così come per le altre aree di crisi più importanti".
Secondo Arpa Emilia-Romagna la prossima estate sarà caratterizzata da temperature mediamente nella norma, con possibili lievi anomalie negative al nord, ma da precipitazioni sotto la media in tutta la penisola. D´altra parte le piogge di queste ultime settimane, pur migliorando la situazione complessiva , difficilmente potranno consentire un completo recupero rispetto ai dati medi annuali. "Sebbene al momento non siamo in crisi idrica in nessuna area dell´Emilia-Romagna - ha detto Zanichelli - è necessario mettere in atto provvedimenti per contenere gli sprechi , per razionalizzare gli usi, per mettere in sicurezza i prelievi da superficie e da falda”.

L´Emilia-Romagna è da tempo fortemente impegnata su questi temi - ai quali ha destinato nel triennio 2005 - 2007 risorse complessive per circa 700 milioni di euro - e sta ottenendo risultati importanti in applicazione del proprio Piano di tutela delle acque. Zanichelli ha ricordato in particolare l´avvio a dicembre del nuovo metodo tariffario che avrà fattori "premiali" per i cittadini che ridurranno i consumi domestici e per i gestori che ridurranno le perdite, ma anche , tra le iniziative realizzate in campo agricolo, quella del Consorzio di Bonifica Parmigiana , Moglia, Secchia . Il Piano di conservazione per l´uso irriguo messo a punto dal Consorzio e che prevede anche una nuova tariffa in grado di incentivare il risparmio effettivamente realizzato dalle singole aziende agricole, ha permesso di ridurre le derivazioni irrigue nel 2006 di circa 35 milioni di metri cubi, circa il 24% in meno del dato medio". "Abbiamo portato questa esperienza al tavolo della cabina di regia del Po - ha spiegato Zanichelli - perché può essere replicata anche su scala di bacino".

Zanichelli ha infine fornito due dati significativi: su un prelievo a uso irriguo nel bacino del Po di 22 miliardi di metri cubi, solo 1,4 arrivano all´Emilia-Romagna, rispetto alle Regioni che si trovano più a monte. E ancora: le concessioni che gravano sul bacino del Po sono pari a 1850 metri cubi al secondo, mentre la portata media del fiume - misurata a Pontelagoscuro nel ferrarese - è intorno ai 1470 metri cubi al secondo. " Sono dati che dimostrano, semmai ce ne fosse ancora bisogno, - ha detto l´Assessore - la centralità della questione della governance del bacino del Po, che deve prevedere efficaci forme di cooperazione tra Stato e Regioni per coordinare le diverse misure guardando all´interesse generale".