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Pubblicati gli atti dell'incontro interregionale per l’applicazione della WFD PDF Stampa E-mail
Lunedì 17 Novembre 2008 11:58
La Direttiva 2000/60/CE (Water Framework Directive o più brevemente WFD), che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acqua, è stata recepita in Italia con l’emanazione del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”. La Direttiva impone una riorganizzazione “amministrativa” della gestione del patrimonio idrico. Gli Stati membri, infatti, devono individuare tutti i bacini idrografici presenti nel loro territorio ed assegnarli a distretti idrografici; per ciascun distretto idrografico, entro il 21 dicembre 2009, dovrà essere predisposto e adottato un Piano di Gestione secondo quanto riportato dall’allegato VII della Direttiva.
Sebbene l’art. 64 del D.Lgs 152/2006 abbia individuato sulla carta tali distretti, non sono ancora stati adottati i decreti attuativi di istituzione e funzionamento delle Autorità di Distretto. L’ambito territoriale della Regione Emilia-Romagna è ricompreso all’interno di due distretti idrografici: il Distretto idrografico Padano avente una superficie di circa 74 115 Kmq ed il Distretto idrografico dell’Appennino settentrionale, con una superficie di circa 39 000 Kmq.

Pur in presenza di queste incertezze di carattere funzionale e amministrativo, sotto il profilo tecnico diverse attività sono state avviate ed in alcuni casi anche concluse. In particolare, si è proceduto alla definizione delle metodologie per la caratterizzazione dei corpi idrici con la redazione di specifico provvedimento: Decreto 16 giugno 2008 n.131 pubblicato sul Suppl. GU n. 187 dell’agosto 2008 - Criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) con il quale sono state apportate modifiche sostanziali all’Allegato 1 e 3 – D.Lgs 152/2006 – Parte terza.

Sono in avanzato stato di elaborazione i decreti relativi al “Monitoraggio dei corpi idrici” (basato in prevalenza sugli elementi di qualità biologici: macrobenthos, diatomee, macrofite, fauna ittica), alle “Modalità di trasmissione delle informazioni alla Comunità Europea” ed alla “Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento” (in attuazione alla direttiva 2006/118/CE).

Sulla base dei Criteri tecnici metodologici suddetti, a partire da giugno 2007, sono state avviate alcune attività operative in sede di Autorità di Bacino del fiume Po insieme alle altre regioni padane ed alle strutture regionali e alle ARPA per la tipizzazione delle acque superficiali (corsi d’acqua e laghi/invasi), delle acque di transizione, delle acque marino costiere e delle acque sotterranee, nonché l’individuazione dei relativi corpi idrici. Il lavoro è stato quindi esteso all’intero territorio regionale giungendo così al completamento della fase di tipizzazione (livello 2) e ad una proposta di prima individuazione dei corpi idrici.

Tenuto conto che il territorio della Regione Emilia-Romagna si estende anche in Distretti Idrografici diversi da quello Padano, è stato organizzato un’incontro di lavoro (tenutosi il 30 ottobre 2008 a Bologna) con le Autorità di bacino interregionali (Reno e Marecchia-Conca), regionali, nonché con i rappresentanti delle Regioni Marche e Toscana per illustrare il risultati del lavoro svolto e trovare le necessarie integrazioni, al fine di garantire omogeneità e la continuità anche per i corpi idrici che ricadono nel territorio delle due regioni. L’incontro ha interessato anche i rappresentanti delle Province dell’Emilia-Romagna che operano nel settore Pianificazione e Tutela delle Acque, per le evidenti ricadute che l’applicazione della WFD avrà sul percorso di attuazione del PTA Regionale.

Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati i risultati del lavoro svolto con il supporto tecnico di ARPA Emilia Romagna sulla “tipizzazione – valutazione delle pressioni – individuazione dei corpi idrici” per le diverse tipologie di acque.

Gli atti dell’incontro sono disponibili nella sezione documenti.